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RA MATTERS: Scopri cosa conta di più per le persone che convivono con l’Artrite Reumatoide
Per capire appieno com’è vivere con l’artrite reumatoide, Lilly ha creato “RA Matters”, un’indagine condotta con i canali tradizionali e i social media, a cui hanno partecipato oltre 6200 persone di otto Paesi.
La convivenza con l’artrite reumatoide non dovrebbe comportare alcun compromesso. Il paziente dovrebbe riuscire ad assumere il controllo della propria vita, senza lasciarsi condizionare dalla malattia. Ma soprattutto, dovrebbe riuscire a dare priorità agli aspetti che contano di più per lui come individuo.
RA Matters: una luce nel settore dell’artrite reumatoide.
L’indagine RA Matters fornisce una nuova e importante prospettiva sulla realtà globale delle persone che convivono con l’artrite reumatoide. Ottieni maggiori informazioni sulla nostra indagine consultando questa infografica.
Approfondisci i temi e i risultati più importanti dell’indagine #RAMatters. Dalle relazioni al lavoro e alle attività, scopri cosa conta di più per le persone che convivono con l’artrite reumatoide.
Approfondisci i temi e i risultati più importanti dell’indagine #RAMatters. Dalle relazioni al lavoro e alle attività, scopri cosa conta di più per le persone che convivono con l’artrite reumatoide.
L’indagine RA Matters.
Con l’ausilio di un metodo innovativo di raccolta dati che ha consentito il coinvolgimento delle comunità attraverso canali tradizionali e online, l’indagine RA Matters ha esplorato diversi aspetti della vita delle persone che soffrono di artrite reumatoide. RA Matters è riuscita così a fornire una nuova e importante prospettiva sulla realtà globale delle persone che convivono con l’AR, fornendo nuovi spunti di discussione ed evidenziando le tematiche più rilevanti. Una breve indagine qualitativa commissionata da Lilly ha chiarito le sfide, le aspirazioni e ciò che più conta per le persone che convivono con l’AR. I risultati di questo sondaggio iniziale hanno gettato le basi di “RA Matters” e del tipo di domande a cui le persone che convivono con la malattia desiderano venga data una risposta. Dei 6208 partecipanti al sondaggio, 5400 erano persone con una diagnosi di artrite reumatoide e 808 erano reumatologi o professionisti sanitari che si occupano di AR. Il sondaggio è stato condotto tra il 4 novembre 2016 e il 13 febbraio 2017 negli otto paesi partecipanti (elencati di seguito) e ha esaminato l’impatto personale dell’AR sulle attività quotidiane, le relazioni, il lavoro e le aspirazioni degli intervistati. RA Matters aiuta le persone affette da AR a far sentire la propria voce per chiedere che i temi che contano di più per i pazienti, oggi e domani, abbiano un peso maggiore nelle decisioni più importanti.
Ecco un’istantanea dei risultati emersi dall’indagine
- Semplici attività di ogni giorno come le faccende domestiche o una breve passeggiata possono aggravare la battaglia quotidiana delle persone che convivono con l’AR. Il 60% delle persone affette da AR dichiara che la malattia compromette significativamente la capacità di effettuare attività fisica. Uno sconcertante 25% riferisce di avere difficoltà anche con le attività della routine quotidiana.
- La comprensione e l’empatia delle persone che ci circondano possono avere un enorme impatto sui nostri comportamenti ed emozioni. Oltre il 40% delle persone con AR riferisce un impatto negativo sul proprio rapporto con il coniuge o il compagno. Solo attraverso la comprensione degli aspetti più importanti della vita quotidiana possiamo aiutare le persone con AR a non compromettere le proprie ambizioni, offrendo loro il sostegno necessario per vivere al meglio la loro vita.
- Malgrado i progressi nella gestione degli aspetti fisici dell’AR, molti sentono che la condizione ostacola le loro ambizioni future, grandi o piccole che siano. Oltre il 50% degli intervistati con AR spera in una migliore comprensione dell’impatto fisico dell’AR sulle loro vite.
- Le persone con AR devono affrontare non solo articolazioni gonfie e un dolore e un affaticamento debilitanti ma anche un grosso peso emotivo, scendendo a compromessi su alcuni aspetti fondamentali della vita, che molti di noi danno per scontati.
- Nonostante i notevoli progressi nel trattamento dell’AR, i sintomi fisici della condizione continuano a essere un ostacolo per le persone che svolgono un lavoro. I partecipanti all’indagine “RA Matters” hanno menzionato l’affaticamento (43%) e il dolore (39%) come i principali ostacoli al lavoro.
Ra Matters: le aree di interesse in artrite reumatoide.
L’indagine RA Matters ha esplorato quattro principali aree di interesse relative all’esperienza delle persone affette da AR: attività quotidiane, relazioni, lavoro e aspirazioni. Ottieni maggiori informazioni sulla nostra indagine consultando questa infografica.
La piattaforma dati interattiva di RA Matters.
Crediamo che una più profonda comprensione di ciò che conta di più per le persone con AR – in termini di relazioni, attività, lavoro e aspirazioni – possa aiutarle a vivere nel miglior modo possibile.
Cliccando su uno dei link delle tematiche “RA Matters” sulla piattaforma dati interattiva di RA Matters, puoi esaminare i risultati dell’indagine, confrontare le risposte dei diversi gruppi di persone con AR e le opinioni dei professionisti sanitari che si occupano della condizione.
Stiamo cercando altre persone affette da AR per invitarle a partecipare alla nostra indagine RA Matters in modo che ci aiutino a capire meglio questa malattia e a dare priorità agli aspetti che contano di più per i pazienti nelle decisioni terapeutiche e gestionali più importanti.
Per maggiori informazioni sull’indagine RA Matters e per interagire con i risultati, fai clic su www.ramatters.eu .
Paesi partecipanti: Canada, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Regno Unito.
L’importanza Dell’attività Fisica
Ti manca la motivazione per iniziare un programma di fitness? Scopri i piccoli cambiamenti che puoi apportare alla tua routine quotidiana per migliorare la salute e il benessere.
Chi soffre di artrite reumatoide può avere l’impressione che la malattia rappresenti un lavoro a tempo pieno e tende pertanto a trascurare l’attività fisica. Una buona sessione di esercizio fisico può potenziare i livelli di energia, migliorare il range di movimento, ridurre il gonfiore delle articolazioni e rinforzare i muscoli. Inoltre, l’attività fisica offre benefici anche a livello antinfiammatorio.
Basta poco tempo per ottenere tanti vantaggi!
Svolgere diverse tipologie di esercizio fisico è un modo per rendere il fitness più interessante e non perdere la motivazione. Ecco qualche strategia che permette di inserire l’esercizio fisico anche nelle giornate più ricche di impegni.
Ricorda che bastano pochi minuti di esercizio per migliorare il tuo benessere, quindi cerca di svolgere qualche attività fisica anche nei giorni in cui non ti senti al 100%. Non sono necessarie ore e ore di sport: 20 minuti offrono già dei buoni risultati e possono darti la sferzata di energia di cui hai bisogno.
Non correre una maratona il primo giorno di allenamento! Iniziando con un programma di esercizio troppo intenso, potresti scoraggiarti per la troppa fatica e abbandonare subito l’attività. Dai al tuo corpo la possibilità di abituarsi e proseguire il programma sportivo nel tempo.
Come qualsiasi atleta che inizia ad allenarsi, se non sei abituato a fare sport, inizia con piccole attività cercando di intensificarle nell’arco di qualche settimana.
Anche se sei uno sportivo ma non ti alleni da tempo, è meglio iniziare con attività contenute. Inizia lentamente e concentrati sulle attività che puoi fare adesso anziché su quelle che riuscivi a fare prima: se proseguirai gli allenamenti vedrai migliorare le tue capacità.
Avvertenza: parla con il tuo medico prima di intraprendere qualsiasi attività fisica intensa (ad esempio, una maratona o una gara di triathlon) per individuare le attività adatte a te.
Pensare positivo: i benefici della meditazione per la gestione dei sintomi dell’artrite reumatoide
Concentrandoti sul tuo benessere interiore potrai alleviare lo stress e l’ansia associati all’artrite reumatoide.
Nessuno sceglie di avere l’artrite reumatoide, ma tu puoi decidere come affrontarla e gestirla. È essenziale avere una mentalità aperta. Nella ricerca dei modi migliori per gestire l’artrite reumatoide, è opportuno valutare diverse opzioni di trattamento. Due alternative olistiche prevedono l’utilizzo dei benefici del pensiero positivo e l’integrazione della meditazione nello stile di vita. Queste pratiche vengono utilizzate da migliaia di anni per promuovere il benessere spirituale, emotivo e fisico.
Il dolore, come sa bene chi soffre di AR, può essere un avversario implacabile. Tuttavia, sviluppando alcune tecniche che consentono di limitarne l’impatto sulla propria vita, anche solo temporaneamente, è possibile cambiare il modo in cui si percepisce e reagisce al dolore. È importante concentrarsi sulle proprie capacità anziché sulle proprie limitazioni.
La pratica della mindfulness o terapia di meditazione1
è un esercizio mentale che si concentra sul respiro o sui suoni per focalizzare l’attenzione e acquisire uno stato di autoconsapevolezza, raggiungendo la calma interiore e favorendo il pensiero positivo. È una specie di medicina mente-corpo.
Meditazione è un termine generale che comprende diversi tipi di pratiche mente-corpo. Tutte queste pratiche utilizzano il pensiero contemplativo e le tecniche di rilassamento per alleviare l’ansia, il dolore, lo stress e anche l’insonnia.
Alcune variazioni delle tecniche base di meditazione vengono studiate e praticate specificamente per agevolare la gestione del dolore causato dall’artrite. Le tecniche includono:
- Esercizi di respirazione profonda per stimolare il rilassamento
- Terapia cognitivo-comportamentale (colloqui con un terapista in merito alle problematiche emotive) per aiutare a concentrarsi sui pensieri positivi
- Body-scanning o focalizzazione dell’attenzione sulle sensazioni fisiche del corpo
- Meditazione basata sullo yoga
- Canto di mantra
- Immaginazione guidata o concentrazione su immagini o scene visive positive
- Camminata contemplativa
È consigliata la ripetizione della tecnica adottata più volte al giorno, ad esempio al risveglio o alla sera, per costruire una routine di meditazione personale. Concedendo al tuo corpo e alla tua mente il tempo necessario per rilassarsi e rigenerarsi, riuscirai più facilmente a mantenere un atteggiamento positivo. Sono disponibili numerose risorse che favoriscono la buona riuscita della meditazione, ad esempio libri e CD di auto-aiuto e sessioni di gruppo, alcune delle quali possono essere condotte da professionisti sanitari.
È importante concentrarsi sulle proprie capacità anziché sulle proprie limitazioni.
Queste tecniche hanno dimostrato di aiutare ad alleviare i sintomi fisici delle articolazioni dolenti. L’artrite reumatoide può stimolare sentimenti di stress, ansia, preoccupazione e frustrazione, che spesso sottopongono il corpo a forti pressioni e tensioni e intensificano i sintomi della malattia cronica. L’adozione di una prospettiva positiva aiuta a dissipare in parte queste pressioni sgradite e a ridurre la gravità dei sintomi.
Queste attività promuovono inoltre benefici di portata più ampia. La positività che ne deriva apre spesso nuovi canali di comunicazione e favorisce il dialogo con il medico, gli amici e i familiari, permettendo di affrontare la malattia come una squadra.
Sviluppando e incoraggiando un approccio positivo, sarà più facile scegliere di affrontare un compito alla volta e avvicinarsi con ottimismo a ogni sfida. Questo approccio riduce inoltre le difficoltà lungo il cammino e aumenta la capacità di superare i mutevoli problemi della vita.
La meditazione è una tecnica che aiuta i pazienti a controllare l’artrite reumatoide anziché farsi sopraffare da essa. Se desideri contrastare i momenti di ansia nella vita, vivi nel momento e nel respiro.
Due fisioterapiste spiegano come tenersi in forma nonostante l’artrite reumatoide.
Balzare fuori dal letto e fare attività fisica è probabilmente l’ultimo pensiero nella mente delle persone che al mattino si svegliano con articolazioni rigide e dolenti e si sentono già esauste prima ancora di iniziare la giornata. Tuttavia, la ricerca1 ha dimostrato che l’attività fisica, sia gli esercizi specifici sia le normali attività quotidiane, aiuta ad alleviare i sintomi dell’artrite reumatoide e facilita il movimento nell’arco della giornata.
È molto importante abbinare un’attività cardiovascolare a qualche esercizio di rafforzamento; la ricerca1 indica che la malattia non viene accelerata o aggravata se il paziente si spinge leggermente oltre i suoi limiti in queste aree. L’esercizio fisico aiuta a ridurre il gonfiore e il dolore alle articolazioni e rinforza i muscoli, oltre ad attenuare l’affaticamento. Ecco alcuni suggerimenti che ti aiuteranno a individuare le attività fisiche più adatte a te. Durante gli esercizi o subito dopo potresti percepire un po’ di fastidio: questo è normale e non deve limitare le tue attività sportive. Ascolta il tuo corpo e non aver paura di muoverlo e farlo lavorare.
Oltre a rafforzare il tuo corpo, l’esercizio fisico può rinvigorire anche la tua mente.
D: Come posso ridurre la rigidità alle gambe?
R: Un buon programma di allenamento deve includere anche una sessione di stretching. Lo stretching riduce la rigidità, allunga i muscoli e li rende più flessibili, aiutando a mantenere il range di movimento delle articolazioni. Stenditi verso l’alto puntando al cielo, quindi piegati in avanti cercando di arrivare a toccare le dita dei piedi. Cerca di trattenere le posizioni di stretching di diversi muscoli per almeno 20 secondi prima di rilasciare il muscolo. Evita di praticare lo stretching su articolazioni gonfie e infiammate.
D: Temo che l’esercizio fisico possa rendere ancora più doloranti le mie articolazioni gonfie. Quali sono le attività con minore impatto sulle articolazioni dolenti?
R: Ricorda di ascoltare il tuo corpo. Se senti dolore, questo non significa necessariamente che devi interrompere l’esercizio fisico. In molti casi, il dolore è semplicemente un modo con cui il tuo corpo ti comunica che potresti esserti sforzato troppo. La prossima volta, cerca di sforzarti meno e di incrementare più lentamente la durata e l’intensità dell’allenamento o la distanza da percorrere.
Una facile attività a basso impatto può essere una semplice passeggiata o una camminata nell’acqua della piscina. Perché non chiami un amico per fare una passeggiata insieme nel parco cittadino o in un’area verde locale? Camminare è un ottimo esercizio per le articolazioni e il cuore e l’aria fresca può migliorare il tuo umore. Oltre a fare bene alla salute, camminare è molto comodo perché puoi farlo ovunque e non costa nulla! Prima di iniziare una passeggiata, ricorda di idratarti al meglio e di indossare calzature comode che forniscano il giusto sostegno al piede. Inizia lentamente e cerca di incrementare la distanza e il ritmo della camminata man mano che acquisisci sicurezza e migliori la tua forma fisica.
D: Vorrei migliorare le mie capacità aerobiche, ma temo che la corsa solleciti eccessivamente le mie articolazioni. Esistono delle attività aerobiche a basso impatto?
R: Esistono numerose attività con basso impatto e alto divertimento. Gli sport acquatici sono tra le attività migliori per chi ha dolore alle articolazioni perché l’acqua sostiene il peso allentando la pressione sulle ossa. Inoltre, l’acqua riduce anche la rigidità delle articolazioni gonfie e naturalmente la piacevole sensazione di immergersi in acqua può attenuare i sentimenti di stress o depressione. Le lezioni di acquagym sono un ottimo modo per rinforzare i muscoli divertendosi e permettono di migliorare le capacità aerobiche e il movimento del corpo.
Anche il nuoto è una buona scelta per far lavorare tutto il corpo limitando la pressione sulle articolazioni e i tessuti. Ricorda che bastano poche vasche per ottenere effetti benefici. Può valere la pena di investire in qualche lezione di nuoto per migliorare la propria tecnica o per capire come adattare le bracciate. Se la tua piscina locale dispone di queste strutture, puoi concederti una bella sauna o un idromassaggio dopo l’attività fisica!
D: L’artrite reumatoide mi provoca spesso sentimenti di stress e ansia. L’attività fisica può aiutarmi a contrastarli?
R: Questi sentimenti sono molto frequenti nelle persone affette da artrite reumatoide perché l’AR è una malattia difficile da gestire. Oltre a rafforzare il tuo corpo, l’esercizio fisico può rinvigorire anche la tua mente. Attività come yoga, pilates e tai chi utilizzano tecniche di respirazione, meditazione e movimenti fluidi che aiutano a ridurre i sentimenti di stress, ansia e depressione. Pur essendo attività delicate per il corpo, queste pratiche riescono a migliorare la flessibilità, il range di movimento e l’equilibrio, facilitando i movimenti quotidiani nei pazienti con AR. Molti di questi sport sono stati adattati e possono quindi essere praticati anche in posizione seduta. Anche nelle giornate in cui non ti senti al 100%, potrai comunque svolgere qualche attività e ottenere preziosi benefici.
Tecniche per ottenere una perfetta notte di sonno
Il sonno è molto più di qualche sogno. Scopri perché un buon riposo notturno è essenziale per il tuo benessere generale.
Quando si cerca di migliorare la salute e il benessere generale si tende spesso a dimenticare il sonno, un aspetto fondamentale insieme all’alimentazione e all’esercizio fisico. Come sappiamo tutti per esperienza, la qualità del sonno incide profondamente sul rendimento delle persone. Le nostre routine quotidiane e le scelte relative allo stile di vita possono spesso condurre a spossatezza e disturbi del sonno, che a loro volta possono rendere ancora più difficile la convivenza con il dolore associato all’artrite.
Forse avrai già notato nella tua esperienza personale che chi è affetto da artrite reumatoide tende a soffrire di disturbi del sonno in misura maggiore rispetto alla popolazione generale. Spesso, i disturbi del sonno peggiorano quando il dolore è più acuto e possono anche essere correlati all’aumento di ansia, depressione, rigidità mattutina e affaticamento1.
In questo articolo, ti proporremo alcune tecniche per migliorare il tuo riposo notturno e la tua riserva di energia. Prova a adottare le tecniche che preferisci nella tua routine in modo da potenziare la tua energia e migliorare il tuo benessere.
Tecnica 1: Sincronizza il ciclo sonno-veglia del tuo corpo.1
L’armonizzazione con il naturale ciclo sonno-veglia del corpo è una strategia chiave per migliorare la qualità del sonno. Se riuscirai a mantenere un buon ritmo sonno-veglia ti sentirai energizzato e ristorato.
- Per quanto possa sembrarti allettante una lunga serata davanti alla TV, cerca di alzarti e coricarti alla stessa ora ogni giorno. In questo modo, riuscirai a programmare l’orologio interno del tuo corpo e ottimizzare la qualità del sonno.
- Non cedere alla tentazione di dormire fino a tardi, neanche nei week-end. Se i tuoi orari variano eccessivamente da un giorno all’altro, i sintomi di affaticamento possono peggiorare.
Tecnica 2: Controlla l’esposizione alla luce solare, il principio scientifico che regola il ritmo del tuo organismo.1
La melatonina è un ormone naturale controllato dall’esposizione alla luce che aiuta a regolare il ciclo sonno-veglia. Sostanzialmente, il cervello rilascia maggiori quantità di melatonina quando è buio, provocando sonnolenza, e minori quantità quando c’è luce, aumentando il livello di allerta delle persone. Alcuni elementi della vita moderna possono però alterare sensibilmente la produzione di melatonina e interferire con il naturale ritmo del corpo:
- Cerca di evitare gli schermi luminosi, soprattutto gli schermi che emettono luce blu e i dispositivi retroilluminati, entro 1-2 ore dall’ora di coricarsi; resisti e ignora i social media alla sera.
- Quando si avvicina l’ora di andare a letto, rendi la stanza più buia possibile: blocca la luce mediante tapparelle o tende spesse oppure prova a utilizzare una mascherina per dormire.
- Se ti alzi durante la notte, usa luci soffuse in modo da riprendere rapidamente sonno. A tale scopo, puoi installare una luce notturna in corridoio o in bagno o utilizzare una torcia a bassa energia.
Tecnica 3: Pratica sport durante la giornata.
L’esercizio fisico regolare offre molti benefici, tra cui una migliore qualità del sonno e maggiori livelli di energia nel corso della giornata. Nello specifico, l’attività fisica migliora i sintomi dell’insonnia e l’apnea notturna e aumenta la durata delle fasi di sonno profondo e ristoratore.
- La tempistica è importante: cerca di terminare le attività fisiche moderate o vigorose almeno tre ore prima di andare a letto.
Tecnica 4: Segui un’alimentazione intelligente.1
I pasti consumati durante il giorno possono condizionare notevolmente il riposo notturno, soprattutto nelle ore cruciali che precedono il momento di coricarsi.
- Limita la caffeina e la nicotina, due stimolanti che possono disturbare il sonno.
- Riduci il consumo di alimenti zuccherati e bibite gassate in quanto sono potenti fonti di energia.
- Evita di consumare pasti troppo ricchi alla sera; cerca di cenare prima ed evita alimenti molto sostanziosi entro le due ore precedenti all’ora di coricarsi.
- Analogamente, evita le bevande alcoliche prima di andare a letto perché possono interferire con il ciclo del sonno.
Tecnica 5: Distenditi, rilassati e svuota la mente.
Lo stress e l’irritabilità residua della giornata possono ostacolare fortemente il tuo sonno. Una mente agitata scompiglia anche il cuscino.
Cerca di trovare e potenziare la tua pace interiore. L’integrazione nella routine serale di alcune tecniche di rilassamento, come ad esempio la respirazione profonda, è un ottimo modo per allentare naturalmente la tensione. Molte persone trovano che sia utile ascoltare musica che favorisce il sonno.
Se fai fatica a staccare dallo stress della giornata, prima di coricarti dedica 30 minuti a qualche attività rilassante. Leggi, ascolta una musica soft o fai un bagno caldo, quello che preferisci.
Migliora l’ambiente in cui dormi. Elimina tutti gli elementi che possono essere fonte di distrazioni. Rendi il tuo ambiente fresco, tranquillo e soprattutto confortevole.
L’adozione di tutte o alcune di queste tecniche nella tua routine quotidiana ti aiuterà a ottenere un’ottima notte di sonno e a promuovere la naturale capacità di ristoro del tuo corpo. Sogni d’oro.
L’alimentazione può influenzare i sintomi dell’artrite reumatoide?
Ti stai chiedendo come migliorare la tua alimentazione e il tuo stile di vita dopo la diagnosi di artrite reumatoide?
Chi riceve una diagnosi di artrite reumatoide tende spesso a rivedere il proprio stile di vita. Questa è un’ottima opportunità per prendere in esame la propria alimentazione e magari rinnovare l’assortimento di piatti abituale. Insieme all’attività fisica e a una maggiore attenzione rispetto alla salute e al benessere, molte persone ritengono che diversi programmi alimentari aiutino a ridurre l’infiammazione e a controllare alcuni sintomi dell’artrite reumatoide.
Spesso l’approccio migliore è una dieta nutriente e bilanciata. La relazione chiave tra l’alimentazione e l’artrite reumatoide è il peso. Un peso corporeo eccessivo sottopone le articolazioni a maggiori sollecitazioni e può quindi determinare un aumento dei livelli di dolore, gonfiore e rigidità. Una sana alimentazione abbinata a un’attività sportiva regolare può aiutare a gestire questi sintomi. Una dieta corretta deve basarsi principalmente su alimenti di origine vegetale, ovvero frutta, ortaggi e cereali integrali1. È importante incrementare il consumo di questi alimenti e ridurre al contempo le carni rosse e i cibi confezionati.1
Non esistono diete specifiche che abbiano dimostrato di giovare ai pazienti con artrite reumatoide, ma sono disponibili diverse opzioni che possono ridurre l’infiammazione e migliorare la salute globale. Vale la pena provarle. Una di queste è la dieta mediterranea, che predilige frutta, ortaggi, cereali integrali, legumi, olio d’oliva e fonti di proteine magre, come il pesce e il pollame.1
Oltre a provare un nuovo piano alimentare, puoi includere nella tua dieta gli alimenti elencati di seguito per cercare di attenuare alcuni sintomi dell’artrite reumatoide.
- Curcuma: contiene la curcumina, una sostanza chimica attiva che ha proprietà antinfiammatorie e modifica il sistema immunitario. Può aiutare a ridurre il dolore, l’infiammazione e la rigidità.1
- Fagioli: sono ricchi di antiossidanti e composti antinfiammatori.1
- Semi e frutta a guscio: sono ricchi di proteine e grassi monoinsaturi che combattono l’infiammazione. Inoltre, contengono molta fibra e sono quindi estremamente utili per chi desidera perdere peso1
- Pesce: contiene acidi grassi omega-3 a catena lunga, acido eicosapentaenoico e acido docosaesaenoico, che hanno un ruolo importante nella via infiammatoria e hanno dimostrato di migliorare i sintomi dell’AR.1
Può valere la pena di provare a evitare alcuni alimenti che sembrano aggravare i sintomi, ma senza escludere interi gruppi di alimenti o una lunga serie di cibi senza aver prima consultato un dietologo o un nutrizionista qualificato o il proprio medico. Basta un po’ di buon senso.
Non esistono piani alimentari autorizzati per l’artrite. Ogni piano deve essere formulato attraverso un sistema personalizzato e controllato basato su ripetuti tentativi. È importante annotare, documentare e valutare in modo sistematico i cambiamenti introdotti per riconoscere eventuali miglioramenti a livello articolare e capire cosa funziona meglio per l’AR.
Bisogna però ricordare che si tratta di un percorso individuale e quindi quello che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un’altra. La regola chiave, descritta dagli esperti medici, è mantenere un peso corporeo corretto, seguire un’alimentazione bilanciata e concedersi qualche strappo alla regola ogni tanto.
Piatti così buoni (e salutari) che ti verrà voglia di fotografarli
Piatti veloci e squisiti per rendere un po’ più facile la tua giornata.
Oggi l’artrite reumatoide è particolarmente fastidiosa? Sintomi: riacutizzazione, fame, affaticamento.
Se hai poco tempo a disposizione o senti che sta iniziando una riacutizzazione, cucinare potrà sembrarti un dovere anziché un hobby. Ecco alcune ricette salutari, rapide e facilissime che stuzzicheranno il tuo appetito.
Buongiorno, è una bellissima giornata!
Uova al forno alla provenzale1
(per 2 persone)
Ingredienti
- 1 barattolo di conserva di pomodori a pezzetti
- 4 uova 1 cucchiaio di olio di oliva
- 1 cucchiaino di timo fresco tritato
- Basilico o prezzemolo tritato, sale e pepe
Istruzioni
- Preriscalda il forno a 200 °C.
- Versa i pomodori a pezzetti in una teglia poco profonda. Cospargi il timo tritato sui pomodori e inforna per 10 minuti.
- Estrai la teglia dal forno facendo attenzione a non scottarti e rompi tutte le uova versandole direttamente nella salsa di pomodoro.
- Aggiungi sale e pepe sulle uova, versa un filo d’olio sull’intera teglia e inforna per altri 10 minuti circa, fino a quando i tuorli non saranno cotti come preferisci.
- Quando le uova sono pronte, servile nei piatti insieme alla salsa e aggiungi un po’ di basilico o prezzemolo tritato. Buon appetito!
Per un’alternativa vegana puoi sostituire le uova con le melanzane.
Come disse Orson Welles: “Non chiedere cosa puoi fare per il tuo paese. Chiedi cosa c’è per pranzo.”
Pollo al limone e rosmarino con contorno mediterraneo1
(per 4 persone)
Ingredienti
- 14 mezzi petti di pollo privati di pelle e ossa
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 1 cucchiaino di pepe al limone
- 3 limoni biologici tagliati a fettine
- Qualche rametto fresco di rosmarino, basilico o prezzemolo 300 ml di brodo di pollo biologico mezzo cucchiaino di aglio schiacciato
- Le verdure mediterranee che preferisci
Istruzioni
- Preriscalda il forno a 190 °C.
- Spennella entrambi i lati dei petti di pollo con l’olio di oliva e condiscili con sale, pepe e pepe al limone. In una teglia, disponi 2 o 3 fettine di limone e un rametto di rosmarino per ogni petto di pollo.
- Adagia i petti di pollo sul limone e rosmarino con il lato liscio rivolto verso l’alto. Aggiungi un altro rametto di rosmarino e 2-3 fettine di limone sopra ogni petto di pollo.
- Disponi le verdure intorno al pollo e condiscile con basilico o prezzemolo.
- Inforna nel forno preriscaldato per 20-25 minuti o fino a quando il pollo non sarà più rosa.
- Estrai il pollo, disponilo su un piatto di portata e coprilo con un foglio di carta stagnola per tenerlo caldo. In una piccola casseruola, unisci metà del rosmarino presente nella teglia ed eventuali pezzetti abbrustoliti.
- Aggiungi il brodo di pollo e l’aglio.
- Porta a bollore su un fuoco medio-alto; fai cuocere fino a quando il liquido non si riduce a metà.
- Con l’aiuto di un colino a rete fine, filtra il liquido eliminando le parti solide per ottenere una salsa.
- Servi la salsa insieme al pollo. Decora con ulteriori fettine di limone e rametti di rosmarino.
Per un’opzione vegetariana, prova a distribuire un po’ di tofu spezzettato sulle verdure per un sapore rustico.
Cosa c’è per cena?
Spaghetti cremosi con salmone, spinaci, pomodori e caprino1
(per 4 persone)
Ingredienti
- 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva
- 100 grammi di spinaci crudi tagliati a pezzetti
- 450 grammi di pomodori datterini (o di pomodori ciliegini tagliati a metà)
- Sale e pepe tritato al momento
- 180 ml di vino bianco secco
- Filetti di salmone privati della pelle e tagliati a pezzetti
- 115 g di formaggio caprino
Istruzioni
- Fai bollire una grande pentola riempita di acqua salata e cuoci gli spaghetti secondo le istruzioni riportate sulla confezione.
- Preleva circa 120 ml di acqua di cottura della pasta non appena diventa torbida e mettili da parte.
- Dopo aver aggiunto la pasta, scalda su fuoco medio una padella di grandi dimensioni.
- Aggiungi un cucchiaio di olio d’oliva e successivamente gli spinaci e i pomodori e condisci con sale e pepe.
- Cuoci e mescola per 10 minuti circa fino a quando i pomodori non iniziano ad aprirsi e gli spinaci non si ammorbidiscono.
- Aggiungi il vino e porta a una lenta ebollizione. Inserisci i pezzetti di salmone tra le verdure, copri e cuoci per 5 minuti, fino a quando i pomodori non iniziano a rilasciare il succo e il salmone non inizia a disfarsi.
- Quando la pasta è cotta, sciacquala con abbondante acqua fredda, scolala e uniscila al composto di salmone, spinaci e pomodori.
- Copri la padella e fai riscaldare la pasta per uno o due minuti.
- Togli dal fuoco, aggiungi il caprino sbriciolato, mescola e aggiungi la quantità di acqua di cottura necessaria per creare una salsa cremosa (se necessario)
- Servi immediatamente.
Per un’alternativa vegetariana, elimina il salmone.
Tutte le ricette proposte in questo articolo sono tratte e adattate dal sito web www.arthritis.org.
Referenze